La prima notizia storica su Laverda risale al 1261, quando la località viene menzionata in un Documento conservato presso l’Archivio Civile di Vicenza (Cod. A pag. 44).
La costruzione a Laverda della chiesa, l’ha fatta diventare un luogo di aggregazione e sviluppo della primitiva contrada, dotata nel tempo di scuole elementari, chiuse qualche anno fa, e di un caseificio sociale, ristrutturato nel 2003, che accoglie le sedi delle associazioni locali e l’ambulatorio medico. La popolazione di Laverda era tradizionalmente dedita all’agricoltura (produzione di paglia per l’industria dei cappelli di Marostica, vino, frutta, allevamento) e all’artigianato (lavorazione della paglia, del ferro nel maglio, macinazione di cereali nei mulini). Nel secondo dopoguerra molti emigrarono, per lo più temporaneamente, all’estero, spinti dalla necessità di trovare una miglior fonte di reddito. Attualmente larga parte della popolazione lavora nelle industrie e nei servizi della zona pedemontana.
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