Cenni Storici
La prima notizia storica su Laverda risale al 1261, quando la località viene menzionata in un Documento conservato presso l’Archivio Civile di Vicenza (Cod. A pag. 44).
Santa Maria Maddalena in Laverda
La chiesa si trova nel territorio di Laverda appartenente al comune di Lusiana.
Il paese però e la parrocchia sono fin dal Medioevo amministrativamente divisi in tre parti. Attualmente appartengono ai tre comuni di Lusiana, Marostica e Salcedo.
La visita di Mons. Barozzi
La prima notizia che ne abbiamo risale al 1488, quando il vescovo di Padova Pietro Barozzi la visitò e la consacrò.
Il verbale della visita vescovile dice che la chiesa, che viene chiamata cappella, era stata costruita dagli abitanti di Laverda per la grande scomodità che avevano ad andare alla pieve, che era quella di Breganze.
La chiesa era intitolata a Sant'Urbano papa e martire, e a Santa Maria Maddalena. Il verbale del segretario del vescovo descrive la chiesa ed esprime valutazioni in buona parte positive. Afferma che essa è nuova, ha un'abside non proporzionata alle sue misure, ma tuttavia elegante, ha una travatura bellissima, però è priva di intonaco e di pavimento. Potrebbe avere due altari, ma ne ha uno solo ed è sufficiente alla chiesa e alla popolazione. Vengono date le dimensioni: è lunga m 10,72, larga m 8,57, alta m 6,43. Non viene citato il campanile, segno che ancora mancava. La costruzione della chiesetta rispecchiava lo sviluppo numerico ed economico nella seconda metà del Quattrocento della popolazione di Laverda, concentrata in maggioranza nella zona di Lusiana, ma già avviata all'acquisto e al dissodamento del grande e antico bosco delle Scandolare che era allora proprietà del comune di Salcedo e che copriva gran parte del versante comunale verso la valle del Laverda. Dal 1488 la cappella passa alle dipendenze della parrocchia di San Giacomo di Lusiana, che aveva l'obbligo di mantenervi a sue spese un curato.
Tra Cinquecento e Seicento
Verso il 1666 la chiesa fu ristrutturata perchè in quell'anno è accertato che aveva tre altari, il maggiore e due laterali, con la stessa dedicazione di oggi: a Santa Maria Maddalena il maggiore, a Maria Vergine del Rosario e a Sant'Antonio i due laterali. Non è nota la data di costruzione del primo campanile, che doveva certamente esistere a quella data.
La chiesa attuale: fasi costruttive
La vecchia chiesa documentata nel 1666 fu del tutto ricostruita con tre altari in stile rinascimentale ad una sola navata fra il 1864 e il 1869. Fu sistemata nella parte interna nel 1926, nel 1932 e nel 1945, quando venne consacrata dal vescovo di Padova Carlo Agostini. Il campanile fu ricostruito dapprima nel 1864, e poi completamente rifatto nel 1958. L'antico cimitero già citato nel 1563 e che si trovava attorno alla chiesa fu completamente rifatto in altro luogo nel 1840.
(da D. Rizzolo, Salcedo: le sue contrade,
il suo paesaggio, La Serenissima 1999)