Indicazioni Curia di Padova Green Pass
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indicazioni della Curia di Padova in merito al Green Pass
15 ottobre 2021: Necessità del Green Pass
Il Vicario generale, in seguito al riferimento alla Nota della Presidenza della CEI del 29 luglio 2021 e alla recente Nota della Segreteria Generale della CEI (Certificazione verde e attività di culto e religione, 01.10.2021), che recepiscono l’ultima normativa statale, offre alcune indicazioni per le attività pastorali.
Sono tenuti ad avere il Green Pass negli ambienti parrocchiali tutti coloro che offrono un servizio celebrativo, educativo e sociale. La certificazione verde è quindi richiesta per:
• i presbiteri e i diaconi;
• eventuali dipendenti della parrocchia;
• gli operatori pastorali («volontari»), quali sono: ministri straordinari della comunione, catechisti e accompagnatori dei genitori, educatori, animatori dei gruppi formativi (per ragazzi e adolescenti, giovani e adulti, fidanzati e sposi), coristi e musicisti, sacristi, addetti all’accoglienza e alle pulizie, operatori della Caritas o di altri gruppi caritativi.
È necessario, inoltre, il Green Pass per tutti coloro che
• prestano servizio nei bar parrocchiali, oppure somministrano il cibo o partecipano a pranzi parrocchiali;
• partecipano a sagre e feste parrocchiali, sia che si svolgano all’aperto che al chiuso;
• partecipano ai concerti nelle chiese, come anche a eventi di interesse pubblico ospitati nelle chiese. La responsabilità di controllare che tutti abbiano il Green Pass grava sull’organizzatore dell’attività.
Il Green Pass non è necessario per coloro che beneficiano dei servizi educativi e sociali della parrocchia
Il riferimento è ai gruppi di formazione (per ragazzi e adolescenti, giovani e adulti, genitori, fidanzati e sposi) e agli utenti dei servizi di carità. Si compili in ogni caso un modulo per il tracciamento dei partecipanti.
• Le riunioni a carattere pastorale (Consiglio Pastorale Parrocchiale, Consiglio Parrocchiale per la Gestione Economica) non necessitano della certificazione verde in quanto assimilabili a riunioni private. Si compili in ogni caso un modulo per il tracciamento dei partecipanti.
Alcune precisazioni
Si ricorda che la Certificazione verde Covid 19 viene generata in automatico e messa a disposizione gratuitamente nei seguenti casi:
• aver effettuato la prima dose o il vaccino monodose da 15 giorni;
• aver completato il ciclo vaccinale;
• aver fatto la dose aggiuntiva al primo ciclo di vaccinazione;
• essere risultati negativi a un tampone molecolare nelle ultime 72 ore o antigenico rapido nelle 48 ore precedenti;
• essere guariti da Covid 19 nei sei mesi precedenti.
25 ottobre 2021: aggiornamento della Curia di Padova, in merito alla verifica del possesso del Green Pass per gli operatori pastorali
Verifica del Green Pass
In riferimento alla Nota del 15 ottobre, che rispondeva a principi di coerenza e di esemplarità dovuti da tutti i presbiteri ed operatori pastorali, è chiesto ai parroci, in particolare, in quanto legali rappresentanti della parrocchia, di essere responsabili del buon esito e dell’osservanza delle misure di protezione.
Viene ribadito quindi l’invito a rispettare le indicazioni fornite in precedenza, in spirito di serena obbedienza e di comunione ecclesiale.
In particolare, il parroco stesso o gli incaricati da lui nominati personalmente, si atterranno alle seguenti istruzioni:
• verifica almeno “a campione” agli operatori volontari della parrocchia, che sono tenuti ad avere il Green Pass per lo svolgimento del loro servizio, e a tutti coloro che accedono ad attività per cui la normativa richiede il possesso del Green Pass;
• è consentito chiedere un documento di identità al fine di verificare le generalità del portatore della certificazione solo nel caso se ne ravvisasse la necessità
• in caso di dubbi rivolgersi al Parroco o al Consiglio Pastorale
La comunicazione continua precisando che, «se il parroco si trovasse nelle condizioni di non poter documentare la propria situazione personale, non può celebrare e, di conseguenza, ha da provvedere in altro modo alle celebrazioni domenicali in modo da rispettare le prescrizioni igienico-sanitarie in tempo di Covid e offrire alla comunità la possibilità di celebrare comunque il Giorno del Signore in attesa di tornare a vivere l’Eucaristia».
Di conseguenza, anche agli operatori pastorali che non possono documentare il possesso del Green Pass, per il momento, non è consentito continuare la loro attività e servizio.
La comunicazione termina sottolineando che «la situazione, già faticosa per tutti, domanda che ciascuno faccia la propria parte, senza che si ragioni soltanto in termini contrappositivi».